Storia dei Social

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Al giorno d’oggi si parla molto di social network, ma c’è da sapere che il concetto di “rete sociale” esiste da moltissimo tempo: non si tratta solo di reti internet ma anche di reti fisiche, come i sindacati, le comunità religiose e in generale gruppi di persone unite da molteplici interessi che condividono e creano contenuti. Basti pensare che la prima rete sociale a cui ci dobbiamo confrontare è la famiglia; quindi quando parliamo di social network bisogna pensarlo come un concetto antico e concreto.

La nascita dei social media come li conosciamo oggi risale al 1971, data in cui fu inviata la prima e-mail tra due personal computer.

Si dovrà però aspettare l’inizio degli anni Novanta per la sua divulgazione di massa.

Infatti fu nell’ottobre 1990 che Timothy John Berners-Lee, un informatico britannico, scrisse il primo server per il World Wide Web al CERN di Ginevra.

Il 6 agosto 1991 sempre lui a pubblicò il primo sito internet al mondo “http://info.cern.ch/hypertext/WWW/TheProject.html” sempre presso il CERN. Da quel momento gli Internet Service Provider iniziarono ad offrire i privati la possibilità di collegarsi al web per usufruire dei primi servizi offerti dalla rete: la possibilità di avere un account e-mail, lettura delle news, shopping e community.

Alla fine degli anni ‘90 nasce quello che oggi viene chiamato Web 1.0. Potremmo chiamarlo l’internet dei contenuti in quanto i siti erano composti da semplici testi statici il che li rendeva simili alle pagine di un libro o a fogli di word.

I siti più articolati potevano contenere anche immagini, video, e collegamenti che rimandavano ad altre pagine. Il loro scopo quindi era la mera consulenza e l’informazione.

Non c’erano interazioni tra gli utenti.

Dopodiché nacquero le prime internet company che erano intente a creare nuove esperienze online per gli utenti. Nascono quindi i primi portali e le community; gli utenti possono crearsi un profilo, visitare i forum e mandarsi messaggi.

Nel maggio del 1996 viene fondata a New York City dal CEO Andrew Weinreich la MacroView: l’azienda che nel gennaio 1997 diede vita al sito SixDegrees.com. Questo sito aveva come scopo la creazione di legami tra le persone ed aveva tutte le caratteristiche di un odierno social network: attraverso il proprio profilo personale si visualizzavano gli altri profili utenti, la lista di amici, la messaggistica e c’era la possibilità di effettuare delle instant chat e pubblicare il proprio stato.

Il suo funzionamento era basato sulla “teoria dei sei gradi di separazione”, di Stanley Milgram (da cui il sito prende probabilmente il nome). La teoria di Milgram diceva che una persona è in grado di contattare qualsiasi persona al mondo che non conosce, con non più di cinque passaggi intermedi.

Il social network aveva però anche lo scopo di raggruppare persone coetanee e di un ceto sociale simile e quindi fu fatta una limitazione: permetteva agli utenti di visualizzare solamente tre gradi di separazione, che volendo tradurre si potrebbe dire: “amico dell’amico del mio amico”.

Attuando questa strategia si ottenevano tre vantaggi per l’utente:

  • Era possibile verificare la veridicità delle informazioni presenti nei profili altrui semplicemente chiedendo ai propri amici
  • Era possibile ottenere informazioni indirette su una persona dall’analisi della sua rete sociale (un po’ come si fa ora con Facebook)
  • Le persone che si riuscivano a contattare provenivano da un contesto socio-economico abbastanza simile

Il sito SixDegrees in poco tempo riuscì a raggiungere più di un milione di utenti iscritti e ad avere circa cento dipendenti, ma fu costretto a chiudere il 30 dicembre del 2000 per mancanza di utili e perché era troppo in anticipo con i tempi.

Nonostante il disastro finanziario del 2000 che fece subire a Internet una battuta d’arresto, è proprio in quegli anni che nacque il Web 2.0.

Nei primi anni 2000 infatti nascono alcuni dei più importanti servizi collaborativi come Wikipedia, YouTube, Google e Facebook.


STORIA DI LINKEDIN

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Nel 1997 Reid Hoffman diede vita a SocialNet.com, un sito web simile a SixDegrees che era specializzato nel combinare appuntamenti online. Lavorò poi ad un progetto che avrebbe consentito lo scambio di denaro sulla rete; il servizio si chiamava PayPal e portò Hoffman ad abbandonare definitivamente SocialNet.

Nel 2002 abbandonò anche il progetto di PayPal per dedicarsi ad un nuovo social media: LinkedIn. Si tratta di una piattaforma sociale dedicata ai professionisti che consentiva loro di discutere di lavoro in rete.

Il nuovo social nasce nel 2003 per opera di Reid Hoffman e di tre suoi colleghi, che stabiliscono la loro sede in California.

Nel 2015 LinkedIn divenne il primo social ad inserire l’arabo (scritto da destra a sinistra) nelle 24 lingue presenti.


STORIA DI MYSPACE

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Sempre nell’anno 2003 nasce anche MySpace, come spazio di espressione artistica online con riferimento soprattutto al mondo della musica.


STORIA DI FACEBOOK

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Nel 2004 nasce invece Facebook, per opera di Mark Zuckerberg (uno studente americano dell’università di Harvard). Zuckerberg aveva già lavorato ad un progetto per la sua università: aveva creato ConnectU e si trattava di un sito a circuito chiuso che era destinato solamente all’università di Harvard; ma l’intenzione era quella di collegare in futuro le altre università statunitensi. Inizialmente il nuovo sito di Mark Zuckerberg si chiamava TheFacebook.com, e prevedeva che gli utenti potessero socializzare tra di loro anche fuori dall’ambito scolastico.

Il social network ebbe subito un grande successo ma fu nel 2006 che, grazie ad alcuni aggiornamenti, il sito divenne ancora più famoso ed iniziò ad avere sempre più successo.

I tre elementi che fecero aumentare la popolarità del social network furono:

  • Il cambiamento del nome del sito da TheFacebook a Facebook
  • l’inserimento di molte nuove funzioni come la bacheca personale, i gruppi di amici, la possibilità di commentare i post e molte altre cose
  • L’accesso libero a tutte le persone di età superiore a tredici anni

In quell’anno il social raggiunse quota dodici milioni di utenti iscritti, diventando così il network di riferimento per le aziende di comunicazione.

Acquisendo Instagram nel 2012, e Whatsapp nel 2014, raggiunse in totale più di cinque miliardi di utenti, affermandosi così il social network più utilizzato al mondo.


STORIA DI YOUTUBE

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Nel 2005 tre ex dipendenti di PayPal decidono di creare una piattaforma dove era possibile pubblicare video personali, e la chiamarono YouTube.

Il primo video ed essere stato pubblicato si intitola “Me at the zoo”, è stato caricato il 23 aprile 2005 e consiste in una clip di 19 secondi nella quale si vede il fondatore del social media allo zoo di San Diego.

Questa è stata una rivoluzione digitale che ha cambiato i paradigmi della condivisione di contenuti. Si possono infatti caricare video di qualsiasi genere, sempre rispettando le norme della community di YouTube: video musicali, scientifici, comici e di qualsiasi genere.

Nel 2006 il social viene acquistato da Google per 1,65 miliardi di dollari. Nonostante l’acquisizione Google ha voluto lasciare una forte libertà d’azione e indipendenza ai fondatori, i quali continuarono ad apportare modifiche che fecero crescere la notorietà del sito.

Nel 2007 Chad Hurley (uno dei tre fondatori) decise che il social avrebbe pagato gli utenti più importanti in base al numero di visualizzazioni che sarebbero riusciti a raggiungere, aumentando così la popolarità.

Ad oggi YouTube conta più di 2 miliardi di utenti attivi ed è diventato il secondo sito web più cliccato al mondo, dietro a Google che ne è proprietario.

Per gli youtuber, coloro che pubblicano video sulla piattaforma, è diventata una possibilità lavorativa e di guadagno.

I profitti sono derivanti dalle pubblicità all’interno dei video, dalle partnership e product placement: è lo youtuber spesso che promuove pubblicità e collaborazioni con altri brand.


STORIA DI TWITTER

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Nel 2006 va in rete Twitter, un servizio che inizialmente era pensato come una piattaforma di comunicazione per i dispositivi mobile. Col passare del tempo, però, sono stati fatti degli adattamenti informatici per renderlo più competitivo, e divenne così un vero e proprio social media. Più precisamente Twitter è un servizio di microblogging, un social progettato sullo scambio di messaggi brevissimi, più corti di un SMS (Short Message Service).

Il suo nome, Twitter, significa “cinguettare” e lo scambio di messaggi avviene tramite “tweet” (cinguettii), cioè messaggi molto brevi. Inizialmente i tweet potevano contenere un massimo di 140 caratteri, ma dal 2017 il numero di caratteri ammessi è raddoppiato.

In seguito sono stati inventati i Retweet: un modo per riproporre i messaggi scritti da altri utenti.

Twitter ebbe inizialmente un grande successo negli Stati Uniti, dove il social si trasformò in un termometro sociale: consentiva di controllare in tempo reale il grado di gradimento di certi prodotti commerciali o di eventi importanti.


STORIA DI INSTAGRAM

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Verso la fine del 2010 Mike Krieger e Kevin Systrom decisero di voler creare un social network immediato ma differente da Facebook e LinkedIn. Iniziarono così a lavorare ad Instagram.

L’idea del social era quella di creare un social media nel quale poter condividere con gli altri utenti le proprie foto e i propri momenti. Le fotografie caricate sul network inizialmente erano con un formato 1:1 (quadrate) per ricordare il formato delle vecchie Polaroid.

Instagram dal 2010 ha introdotto alcuni cambiamenti:

  • La prima foto ad essere stata pubblicata è quella di @kevin, il co-fondatore e ritrae l’immagine del suo cane
  • Nel 2011 il social introduce gli hashtag: dei metadati o etichette, preceduti dal simbolo #, e servono per aggregare i contenuti per argomento e per migliorarne la ricerca
  • Nel 2012 Facebook acquista Instagram per 1 miliardo di dollari
  • Nel 2013 Instagram lancia la funzione video, e nell’arco di sole 24 ore vengono caricati sul social network circa 5 milioni di filmati
  • tra il 2015 e il 2016 arrivano le storie, ovvero dei post della durata di 24 ore. Questa idea è stata presa dal social network Snapchat
  • Nel 2019 sono nate le videochiamate di gruppo, che sono state ampliamente utilizzate durante il lockdown

Attualmente Instagram sta puntando a migliorare la sua messaggistica istantanea nei “direct”.

Ad oggi la maggior parte delle aziende possiede una pagina Instagram e i maggiori marchi più seguiti sul social sono National Geographic, Nike, 9GAG e Victoria’s Secret.

Basti pensare che un terzo delle storie più viste nel mondo appartengono ad aziende.

In una giornata normale su Instagram vengono caricate in media 80 milioni di post e vengono messi 3,5 miliardi di like.

È anche per questo motivo che su questo social è nata la figura professionale dell’influencer: un personaggio famoso e molto seguito che è in grado di influenzare comportamenti e scelte di un determinato pubblico.


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